Il portfolio Breuil-Cervinia 2005 s.l.m. nasce nel 2018 nell'ambito di un workshop di Fotografia del Paesaggio ideato dal collettivo internazionale Urban Reports e dall' associazione valdostana Poetica del Territorio, con i contributo curatoriale di Giorgio Barrera.
PREMI e ESPOSIZIONI
- 3° Classificato al PREMIO PORTFOLIO AFI - 8^ Festival Fotografico Europeo 2019
- Esposizione presso l’École supérieure d’art et design Grenoble-Valence, Grenoble nell'ambito del Les Rencontres Franco-Italiennes de la Photographie 2019
-Selezione di quattro fotografie esposte al Castello di Bard -AO 2019 nell'ambito dell'esposizione “Nuovi scenari alpini” a cura dell’Ordine Architetti Valle d’Aosta con Urban Reports.
Abitato di Cervinia
Cervinia nasce con la realizzazione nel 1934 della strada da Valtournanche alla conca del Breuil, e con la costruzione nel 1939 della funivia dal Breuil al Plan Maison. Con queste due opere l’area a pascolo del Breuil, nel comune di Valtournanche, vede nascere Cervinia e con essa il Turismo Invernale.
In quegli anni le costruzioni presenti erano due alberghi, il Jumeaux ed il Grand Hotel du Mont Cervin al Giomein, oltre a una chiesetta edificata nel 1759 con intorno quattro o cinque case e poco lontano due ville private utilizzate per villeggiatura. insieme alla funivia vengono realizzate una stazione per le corriere, un garage sotterraneo e poche altre costruzioni. Dopo lo stop causato dalla II GM lo sviluppo riprenderà con vigore a partire dagli anni ’50. Cervinia si orienta per attrarre il turismo di elite della emergente borghesia italiana e straniera curiosa di vedere il Cervino e di sciare fin sul ghiacciaio del Plateau Rosà per dieci mesi all'anno. Lo sviluppo urbano avviene principalmente nel pianoro intorno alla chiesetta del '700 e a ridosso della funivia al Plain Maison. Nuovi alberghi, condomini di lusso e ristoranti di qualità popolano Cervinia. Lo stile architettonico del dopoguerra abbandona il razionalismo, con poche eccezioni tra cui La Casa del Sole di Carlo Mollino, per realizzare opere dai tratti urbani e lontane dallo stile locale alpino.
Negli anni '70 anche Cervinia, al pari dell'Italia e della Valle d'Aosta, viene investita dalla speculazione immobiliare e dalla fame di seconde case. Nuove costruzioni dagli stili più vari, incongrui ed estranei alla tradizione alpina della Valle d’Aosta, alberghi, condomini e multiproprietà, vengono realizzate. Il turismo da elite diventa di massa e negli anni successivi la percentuale di seconde case raggiungerà in tutta la Valle d’Aosta il 40%.
Da Cervinia a Plateau Rosà. Tracce e residui.
A partire dagli anni '30 l'utilizzo a fini turistici e sportivi della conca sopra Cervinia ha un forte incremento.
La costruzione delle cabinovie che da Cervinia portano a Plan Maison - Cime Bianche – Plateau Rosa' consente da allora di accedere ad una vasta area che negli anni successivi viene utilizzata sempre più per sport invernali e progressivamente per tutte le attività estive in montagna come lo sci estivo, la Mountainbike, le escursioni e l'alpinismo. Con queste finalità sono state numerose le opere realizzate ed i lavori sul territorio che segnano in modo evidente l'intervento dell'uomo.
Osservando il paesaggio sono evidenti gli impianti in uso che hanno sostituito quelli costruiti nel passato e tutt'ora presenti benché inutilizzati, i rifugi con le annesse strutture di accoglienza e ristorazione, i tracciati per Mountain Bike. Tutte queste opere sono collegate tra loro da strade correntemente utilizzate anche da mezzi pesanti. Inoltre sono evidenti i notevoli interventi di sbancamento e modellamento del suolo per la realizzazione di piste da sci.
Un discorso a parte meritano gli impianti di innevamento artificiale. Comparsi a partire dagli anni 80 consentono di praticare gli sport invernali anche nei periodi di scarso o nullo innevamento. La loro realizzazione è stata caratterizzata da un forte intervento sul suolo con scavi per portare le condutture dell'acqua e dell'aria in pressione dall'abitato di Cervinia fino ai 3000 mt. dell'impianto della Gran Sometta e dalla installazione permanente degli sparaneve. Inoltre è stato realizzato un lago artificiale in quota per alimentare l'impianto.
Nel complesso la conca appare oramai come una particolare estensione urbana dell'abitato di Cervinia. Ad esso infatti accedono in estate con veicoli a motore il personale che lavora nei rifugi, alla gestione e manutenzione degli impianti di risalita, di innevamento, alla realizzazione di nuovi impianti . In inverno la motorizzazione è dovuta all'utilizzo dei gatti delle nevi da parte del personale dedito alla manutenzione delle piste innevate , alla sicurezza sulle piste e del confine di Stato.